The Cultural Livingroom

questo è un salotto, lasciatevi coccolare dal nostro personale altamente qualificato mentre discorrete amabilmente di questo e di quello. il nostro maître, a nome del padrone di casa, vi augura una felice permanenza e vi invita a provare il nostro eccellente moscato.

Monday, April 23, 2007

Let it Be-Bop

"ah, quei dannati fratelli Shannon! la sapevano più lunga perfino del vecchio Stevens quando si trattava di girare per i vicoli misteriosi della calda Belfast..."

Così recita una delle pagine del libro più grande che non sia mai stato ancora scritto. Ebbene si, cari amici che ci seguite spaparanzati nelle vostre poltrone negli abiti nuovi ma già sudati tipici dell'estate, indiscrezioni malcelate ma molto affidabili (un ubriaco conosciuto in un pub, però dall'accento molto distinto, o almeno così ha detto quello che gli reggeva la testa mentre si vomitava sulle ciabatte) sono emerse dal sommerso delle piccole e grandi metropoli; si, so quello che state pensando, ma vi assicuro che l'omosessualità di John Travolta non è l'argomento di quest'oggi nel grandioso salotto [che si prospetta in un futuro prossimo con una dimensione molto più terrena e colma di tappeti comprati al mitico "non è un tappeto è un investimento", negozio realmente esistente nella downtown milanese (non so cosa voglia dire downtown ma se per questo neanche milanese, mi hanno corrotto i proprietari a suon di persiani)], ma bensì qui si parla di un nuovo crescente sentimento migratorio-filosofico che vedrà il suo sbocco in una missione conoscitivo-esplorativa in cui un manipolo, ma che dico, un nugolo di giovani scelti a caso (le selezioni sono state fatte mesi fa, era la fila piccola a fianco di quella per il grande fratello...pochi gli iscritti e per lo più cinesi che chiedevano le indicazioni per piazza del duomo) ma non poi così tanto a caso.
In sostanza il be bop la fa da padrona, e noi menti isterichenude in preda a crisi di genio e santità - maledetta la tua dannata barba lunga Old Bull Lee, avevi troppa COSA nelle vene per renderti conto di essere un dannato santone pazzo - siamo pronti a venderci come schiavi a divinità a forma di strada-cartello-pasti di mellifluo sapore in bettole sconosciute nella terra sperduta dei vulcanifrancesi, aperti nei loro crateri peccaminosi (ah.... i crateri peccaminosi dellla notte spettrale...) a tutti i tipi di capelli - pubico, lungo e mashato e nocciolato croccante che tanto alla fine ci si ritroverà come sempre a casa del solito vecchio Paul a bere disaronno o il porto del dharma dalla fiaschetta benedetta conl'acquacalda (che è più dissetante dell'acqua fredda).... e dopo ogni notte il vecchio arabo malconcio e sbronzo si alzerà sulla sua gamba di legno e senza dire niente piscerà sull'ennesima macchina ferma - grandioso ubriaco di un Kattabh - e lui pieno della COSA aveva capito tutto....

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