The Cultural Livingroom

questo è un salotto, lasciatevi coccolare dal nostro personale altamente qualificato mentre discorrete amabilmente di questo e di quello. il nostro maître, a nome del padrone di casa, vi augura una felice permanenza e vi invita a provare il nostro eccellente moscato.

Monday, October 23, 2006

Secondo Reale Bando: Il Funk

mea culpa popolo del salotto!!! punto primo: dopo attenta analisi (leggasi: "me l'ha riferito un amico") mi sono accorto che era per voi impossibile lasciare commenti nel blog (anche se dubito che in molti ci abbiano provato). problem solved!! punto secondo: mi son reso conto del fatto che molti di voi il genio (argomento del primo reale bando) non l'hanno mai nemmeno incontrato per strada (e che quindi hanno seri problemi a parlarne). in uno slancio di magnanimità vengo incontro a questi soggetti con altri due bandi, quindi niente scuse!! argomento di questo secondo bando è (si, avete capito bene) il funk, e più particolarmente la sua funzione nella cultura odierna. se dovesse sembrarvi che io mi diverta a trovare argomenti dei quali non sapete cosa dire non dovete preoccuparvi: è esattamente quello che tento di fare. dopotutto mica le regaliamo le tessere del club!!! per chi volesse passare direttamente al terzo bando -------> leggete il post subito sopra questo.

1 Comments:

Blogger goldrinker, il sommelier said...

il mio incontro con il funk

Mi sovviene in mente in questa trista ricorrenza (è infatti oggi, il terzo anniversario della scomparsa dell'equinozio di primavera) la prima
volta che ho incontrato la cultura funk. Il funk era appoggiato all'entrata di un noto locale gGGiovane di Barcellona pozzo di Gotto,nota località turistica della bassa Valbrembana, che teneva in mano una sigaretta, quando si gira verso di me e mi fa: "hey, hai mica da accendere?" Non ci potevo credere...il Funk che mi rivolgeva la parola...era il il sogno di una vita che si avverava! In tutti quegli anni nei miei sogni avevo già vissuto questa scena cosi tante volte che ormai sapevo perfettamente cosa rispondere. Avevo sempre desiderato avere un'occasione per potergli dire quanto io l'ammirassi e chissà poi magari farmi fare pure l'autografo, ouna foto insieme. E così raccolsi tutte le mie forze e voltandomi verso di lui deciso e con aria solenne dissi: "sono le 11 e tre quarti"...
Tutto soddisfatto, proseguii poi diretto per la mia strada.
Fu il più bel giorno della mia vita, a parte quella volta che ho fatto il compleanno al mac donald, e non lo scorderò mai.

23:08  

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