The Cultural Livingroom

questo è un salotto, lasciatevi coccolare dal nostro personale altamente qualificato mentre discorrete amabilmente di questo e di quello. il nostro maître, a nome del padrone di casa, vi augura una felice permanenza e vi invita a provare il nostro eccellente moscato.

Wednesday, November 29, 2006

sogno di un sogno di un sogno

ed norton aveva ragione, quando sei insonne tutto è sfocato, virtuale, iperreale, sognato, indefinito, copia di una copia di una copia. io questo lo so bene, e da qualche tempo lo sa benissimo anche un certo rosciolo....

quando non dormi il mondo è filtrato dalla nebbia, il freddo ti entra nelle ossa, scopri nuove stanze nella tua mente, scopri che sono chiuse. entri nel salotto culturale e il freddo ti ghiaccia il sangue, mentre le vene si rigano come vetro e il cuore continua a pompare (greg-house greg-house greg-house.....è il rumore del suo battito).

c'è un camino nel salotto, potrebbe sciogliere i tuoi problemi. tu ci provi ma le tue scarpe di cristallo sono troppo strette, non riesci a camminare. il camino è sempre più lontano. ora ci sei, lo accendi.......

......il fuoco non ti purifica, il fuoco non ti brucia, il fuoco non ti scalda....... ti salva la vita. ora che sai di avere un domani capisci che val la pena di pianificartelo pure: si va alla coop, una di disaronno e tutto quello che ti viene in mente.

"dove mangiate stasera?" la domanda ti colpisce come una palla di neve..... con dentro un sasso..... con dentro una scatoletta........ con dentro un isotopo radioattivo del ballio (si si, il ballio!!!!). il tuo sguardo cerca istintivamente quello di colui con il quale hai condiviso l'ultimo giorno di vita, tentando disperatamente di fare in modo che non fosse l'ultimo. trovi lo sguardo, e lo trovi perplesso, ma questo lo sapevi già.

"la domanda è malposta, forse tu volevi chiedere che ore sono?" risponde lui. tu avresti probabilmente optato per.... "ahh, la domanda retorica! l'arma preferita delle donne... e dei pazzi". ma sei stato troppo lento. guardate entrambi il vostro interlocutore e continuate all'unisono: "da Silvia, che domande!"

passate l'ora seguente a chiedervi come si fa ad andare a cena ad umbertide se si può andare da silvia....... vi sembra cosi di cattivo gusto....... vi sembra quasi mettere in dubbio il concetto stesso di libera scelta...... vi sembra anche che "umbertide" vi ricordi qualcosa..... e che "casa di silvia" qualcos'altro....... ma forse mi sbaglio (...................?!?)

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