The Cultural Livingroom

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Sunday, May 06, 2007

Storie Spezzate In Prosa - Capitolo II

SCENA PRIMA, Episodio II

Era una mattina calda. La pioggia notturna aveva lasciato traccia di se sulle strade ricurve della vecchia Belfast e i passanti indaffarati zigzavano a testa bassa sotto il Sole tiepido. Oltre il vecchio porto, nel solito Oyster Night Club, Paul Stevens stava rendendo irlandese il primo caffè della sua giornata. Nella luce soffusa che filtrava dalle vetrate la sala appariva stranamente grande. Quel posto, pieno di gente durante la notte, appariva affamato e sofferente il resto del tempo. Mr Stevens emerse da questi pensieri tirando una generosa boccata di fumo, davanti a lui la prima pagina del 'Crime Herald' (il giornale di riferimento per tutti coloro che considerano la legge come poco più di un suggerimento) gridava forte e chiaro "Assassinato il noto presentatore Roger Rabbit: un lavoro pulito". Paul, meccanicamente, fece scivolare la propria mano nella tasca del soprabito, dove, da un paio d'ore, avevano trovato alloggio quindicimila bigliettoni. Proprio mentre un sorriso si faceva largo sul suo viso ruvido, Verity fece il suo ingresso nella sala. Verity Wilde era l'attrazione principale dell'Oyster Night Club. Il suo show era l'ultimo della serata e spesso, dopo aver concluso, si tratteneva nel locale a dare una mano dietro il sipario.
"Uff, che serata!! sono a pezzi. mi offri un paio di caffè?" fece lei rivolta a lui.
- "Certo, nessun problema" rispose lui senza parlare.
La ragazza era una vecchia amica di David Simon e dei fratelli Shannon, e anche Paul l'aveva in simpatia. Forse perchè era l'unica delle ragazze dell'Oyster a non avere la testa solo per decorazione. Finita la cerimonia dei caffè, Verity se ne uscì dal retro salutando con la mano, lasciando lui nuovamente solo coi suoi pensieri.


Una decina d'ore più in la, il night club era nuovamente popolato dalle voci dei clienti. Paul, David e i due Shannon stavano seduti al solito tavolo, armati del tradizionale scotch e ghiaccio. Lo stesso grammofono della sera prima stava passando un pezzo lento e ipnotico di Coltrane mentre le cameriere si rincorrevano per la sala portando bicchieri pieni di liquore ambrato. Mancava ancora qualcosa al primo spettacolo della serata e la stanza iniziava a riempirsi dell'odore acre del tabacco. Nel momento in cui l'ultima nota del sassofono si spegneva nell'aria, la porta del locale si aprì di colpo e due gambe perfette e sagge fecero il loro ingresso sul parquet scuro, portandosi dietro la splendida Gladys Evans.
Nonostante non appartenessero alla stessa categoria sindacale, la Evans aveva lavorato in un paio di occasioni con Jack Shannon, e la cosa aveva fruttato bene. Proprio per questo Gladys e i ragazzi si ritrovavano periodicamente all'Oyster per organizzare un colpo, o comunque per informarsi reciprocamente dei più recenti sviluppi (il mondo del crimine è forse, nella nostra società, quello che si evolve con maggiore velocità, dopotutto).
"Sera boys. Come ve la passate? Ho letto di Roger sull''Herald' di oggi" esordì lei sedendosi su una sedia che David aveva appena tirato fuori dal nulla.
- "Non c'è male" rispose pronto Jack, addormentandosi.
"Ho della merce da piazzare, lavoro recente. Cosa ne pensate?" concluse Gladys sporgendosi in avanti per mostrare una manciata di diamanti a Paul.
- "Beh, dovrei pensarci su... che ne dici Chris?" rispose lui alla scollatura di lei.
"Penso che si possa fare, quanto vuoi?" si intromise Dave, che quando si parla di donne è sempre in mezzo alle palle.
Conclusa la contrattazione, la notte cominciò a scivolare via senza attrito. La Evans è il tipo di donna che ti fa sentire il protagonista di una pubblicità di dopobarba e, in poche ore, Dave e Paul avevano consistentemente intaccato il guadagno della sera precedente. Dopo il numero di Nikki, gli Shannon sparirono per le strade fredde e, poco dopo, furono imitati dal resto del tavolo. Ma ne Chris, ne Jack, ne tantomeno Paul e David si diressero verso casa: "Se non fosse per il lavoro, ogni notte andrebbe bevuta fino all'ultima goccia" ripeteva spesso il buon vecchio Mr Simon. E quella sera erano tutti e quattro liberi.

4 Comments:

Anonymous Anonymous said...

ben presto in rete il capitolo tre. special guests: THE KATTABH, ALICIA MYERS e un personaggio a sorpresa....

P.S. e ovviamente, a furor di popolo: il ritorno del gatto Giannone!!!

04:53  
Blogger ~AmiDalA~ said...

..caro il mio scrittore preferito..pur concordando sul fatto che a questo mondo la disoccupazione dilaga e che abbiamo bisogno di lavori come l'editor, vorrei riconsiderasse l'uso degli accenti nelle sue opere!!

a parte ciò, devo dire che il primo capitolo mi ha entusiasmata maggiormente..forse per la migliore cura dei dettagli e dell'atmosfera noir..

confido, però, nell'artista che è in lei per la stesura del terzo atto..

a presto..
sua affezionatissima lettrice.

20:13  
Anonymous Anonymous said...

cara amidala!! grazie per le parole di incoraggiamento. cmq ti tranquillizzerò subito: dopo questo episodio 'statico' che serviva a celebrare i nostri eroi dopo il loro debutto in 'Storie Spezzate' torniamo all'azione!! teatro della prossima storia il Ribbs e il famigerato porto di belfast (dove incontreremo un lupo di mare di primo ordine). e naturalmente il ritorno all'azione sancirà un ritorno al noir più crudo. anche se, ci tengo a precisarlo, il noir non era che un pretesto nel primo episodio e nonostante resterà -sotto diversi toni e sfumature - l'ambientazione stilistica di tutte le storie (in fin dei conti anche la seconda è diagonalmente attraversata dal tipico sarcocinismo noir) di tanto in tanto mi permetterò di toccare altri stili. Quindi preparatevi già da adesso a una storia che virerà dal noir al rosa (una settimana o poco piu) e ad una storia horror.... saluti da Mr Stevens

20:43  
Blogger ~AmiDalA~ said...

..a mio avviso, il narratore si sta prendendo troppe pause..dov'è questo terzo episodio, tanto osannato?!
..attenzione, non bisogna scherzare con i FANS (ovvero, non prendere l'aspirina con la Coca-Cola...)!!!

13:28  

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