The Cultural Livingroom

questo è un salotto, lasciatevi coccolare dal nostro personale altamente qualificato mentre discorrete amabilmente di questo e di quello. il nostro maître, a nome del padrone di casa, vi augura una felice permanenza e vi invita a provare il nostro eccellente moscato.

Wednesday, December 13, 2006

editoriale

uno dei temi più trattati, e quindi sui quali si sentono le più grandi cazzate, è senza dubbio quello della libertà. oggi esco allo scoperto per la prima di una lunga serie di serissime conversazioni per fare la mia parte: aprirvi gli occhi, farmi insultare, ribattere con cattiveria logica e infine ottenere ragione. per cominciare mettiamoci d'accordo sul campo da gioco, la definizione terra terra. posso asserire in tutta tranquillità che la libertà è una condizione astratta, non un'idea o un ideale. questo deve essere vero, se vogliamo che la nostra discussione sia in qualche modo utile e non rimanga un odioso divertissement da filosofastri. le idee non si incontrano al mare, in ospedale o in qualunque altro posto. esse sono quindi assolutamente slegate dalla nostra esistenza e non possono riguardarci in nessun modo. ogni ideale (che sia utopico o meno) non viene mai perseguito nemmeno dai più stupidi fanatici in quanto fine a se stesso, ma nell'intenzione di giungere appunto a uno stato concreto ben definito. [sulla validità di queste affermazioni sono pronto a sostenere con voi un discorso, sapete dove trovarmi]. per concludere quindi idee e ideali non sono che delle costruzioni mentali alle quali arriviamo tramite astrazione e che adoperiamo in quanto semplificatrici, in un certo senso il procedimento di idealizzazione è meravigliosamente scientifico. ora, nemmeno le condizioni astratte le incontri mai per strada, ma, rispetto all'idea pura, esse godono di utili proprietà. innanzitutto servono lo scopo di semplificazione altrettanto bene, corrispondono a un modello equivalente da questo punto di vista. inoltre ci permettono di ragionare in astratto non su qualcosa di intangibile (le idee sono cosi fumose che spesso ragionarci sopra non porta a nulla di confrontabile con uno schema guida applicabile e logico allo stesso tempo) ma appunto sulla condizione materiale. una volta definito il metodo si passa all'argomento. come insegna la matematica, la libertà è una condizione puntuale, che se opportuno sarà estesa come condizione globale, ovvero la libertà è una proprietà che caratterizza l'individuo. chi gode di questa proprietà non è soggetto a nessun vincolo nell'esercitare le proprie azioni o pensieri. ma questa definnizione, come è evidente, paga un'eccessiva generalità. una condizione cosi forte non puo risultare utile in quanto alla lettera non porterebbe a nulla di utile nelle applicazioni e soprattutto le limitazioni a posteriori tipicamente considerate (ad esempio: la libertà di x finisce dove inizia quella di y, RIDICOLO) portano solo a complicare il quadro, spostando il problema e rendendo inutile la definizione di partenza, senza parlare del fatto che spesso conducono all'impossibilità di analizzare logicamente il problema medesimo. è quindi necessario introdurre una limitazione a priori, che renda meno forte la proprietà, ma che la renda utilizzabile. la soluzione potrebbe essere quella di considerare solo le decisioni e le azioni strettamente private, nel senso di escludere tutto quello che influisce sull'esterno. a questo modo la nostra bella condizione di partenza è molto indebolita, ma finalmente trova riscontro nella vita quotidiana. la libertà è quindi qualcosa che si esercita su se stessi. assunto questo punto, se si volesse studiare il problema delle interazioni sociali ad esempio, sarebbe sempre possibile farlo, semplicemente la libertà giocherebbe un ruolo diverso da quello comunemente usato. questo non impedisce di trattare con rigore TUTTI gli aspetti desiderati. per la trattazione sistematica a puntate dei dilemmi appena accennati ci sarà tempo e spazio in un'altra sede. ora, in conclusione, sono due i principali strumenti attraverso i quali è possibile esercitare la propria libertà (chiaramente non coprono la totalità delle opzioni, ma sono gli unici a racchiudere una gamma di comportamenti statisticamente significativa, per tutto il resto c'è mastercard [ovvero studiateveli caso per caso]): il rifiuto e il vizio. ora sapete perche fate quello che fate quando nessuno vi vede miei cari, prima o poi capirete anche chi siete.

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