The Cultural Livingroom

questo è un salotto, lasciatevi coccolare dal nostro personale altamente qualificato mentre discorrete amabilmente di questo e di quello. il nostro maître, a nome del padrone di casa, vi augura una felice permanenza e vi invita a provare il nostro eccellente moscato.

Wednesday, November 29, 2006

sogno di un sogno di un sogno

ed norton aveva ragione, quando sei insonne tutto è sfocato, virtuale, iperreale, sognato, indefinito, copia di una copia di una copia. io questo lo so bene, e da qualche tempo lo sa benissimo anche un certo rosciolo....

quando non dormi il mondo è filtrato dalla nebbia, il freddo ti entra nelle ossa, scopri nuove stanze nella tua mente, scopri che sono chiuse. entri nel salotto culturale e il freddo ti ghiaccia il sangue, mentre le vene si rigano come vetro e il cuore continua a pompare (greg-house greg-house greg-house.....è il rumore del suo battito).

c'è un camino nel salotto, potrebbe sciogliere i tuoi problemi. tu ci provi ma le tue scarpe di cristallo sono troppo strette, non riesci a camminare. il camino è sempre più lontano. ora ci sei, lo accendi.......

......il fuoco non ti purifica, il fuoco non ti brucia, il fuoco non ti scalda....... ti salva la vita. ora che sai di avere un domani capisci che val la pena di pianificartelo pure: si va alla coop, una di disaronno e tutto quello che ti viene in mente.

"dove mangiate stasera?" la domanda ti colpisce come una palla di neve..... con dentro un sasso..... con dentro una scatoletta........ con dentro un isotopo radioattivo del ballio (si si, il ballio!!!!). il tuo sguardo cerca istintivamente quello di colui con il quale hai condiviso l'ultimo giorno di vita, tentando disperatamente di fare in modo che non fosse l'ultimo. trovi lo sguardo, e lo trovi perplesso, ma questo lo sapevi già.

"la domanda è malposta, forse tu volevi chiedere che ore sono?" risponde lui. tu avresti probabilmente optato per.... "ahh, la domanda retorica! l'arma preferita delle donne... e dei pazzi". ma sei stato troppo lento. guardate entrambi il vostro interlocutore e continuate all'unisono: "da Silvia, che domande!"

passate l'ora seguente a chiedervi come si fa ad andare a cena ad umbertide se si può andare da silvia....... vi sembra cosi di cattivo gusto....... vi sembra quasi mettere in dubbio il concetto stesso di libera scelta...... vi sembra anche che "umbertide" vi ricordi qualcosa..... e che "casa di silvia" qualcos'altro....... ma forse mi sbaglio (...................?!?)

Tuesday, November 28, 2006

Box

La tenevo lì, dentro quel cassetto. Mi piaceva aprirla di tanto in tanto, ma poco, giusto quel che bastasse per sbirciare. Mi piaceva il rituale della chiave sotto il cusino, i 7 gradini verso la mansarda e il lucchetto che risplendeva nella penombra.
Poi lho spalancata. è esplosa.
Chi l'avrebbe mai detto che mi sarei ritrovato a dover raccogliere minuiscoli pezzetti della mia testa in giro per la stanza. Io no di certo!
L'arredamento pare cambiato dopo l'esplosione. Gli spruzzi di sangue non si puliscono, e quelli li tengo. Il mobilio l'ho bruciato, dove non è arrivata lui cho pensato io.
Ora..
Spalanco le finestre e respiro a pieni polmoni. Fuori piove ma già schiarisce là in fondo. L'acqua gioca scherzi riffrattivi.
Certo che senza testa è proprio un casino, non che le miei percezioni ne risentano..tutaltro, mi inebriano.
Brindiamo, fumiamo e balliamo. La radio sembra aver capito.
Sì, io di nuovo con me stesso, almeno credo, almeno cè un sacco di spazio.
Per adesso molte persone ma nessun letto a parte il mio, che è piccolo, voglio dire..io dormo largo!
Quando si parte?

Friday, November 17, 2006

Banano Uber Alles

ero al baretto l'altro giorno con i soliti amici del baretto. parlavamo di donne e di liquori e il discorso è inesorabilmente caduto sul disaronno, quello originale. al nostro tavolo la flora alcolica e la fauna alimentare al momento era delle piu variegate: c'era John "John" Silver con il suo abituale "cointreau-gin-pineapple juice-lime-sugar" con ombrellino rosa e noccioline che gia non capiva un cazzo e pensava stessimo parlando di calcio. Woody "Aia" Allen sorseggiava "disaronno on the rocks" e mangiava nespole, era lanciatissimo in un'apologia del Moscato, che sarebbe tipo un'apologia di Socrate ma con più anfetamine in corpo. accanto a me Pino Silvestre beveva JD neat e mangiava ossa di cerbiatto, con l'aria di quello che mangerebbe volentieri le tue e che fondamentalmente se ne sbatte del disaronno, lui pensava ad altro. io nel mio angolo stavo pasteggiando a pastis e cozze, tra un sorso e l'altro mi accanivo con rabbia sapiente e sofista contro le argomentazioni di Woody (nonostante condividessi il suo punto di vista) vivisezionandole e demolendole pezzo per pezzo. mentre John John si accendeva un montecristo Pino Silvestre si girava verso di me. "certo che dam senza la Lisa non sarebbe la stessa cosa...". "gia.... gia....." dicevo io, e senza accorgercene eravamo tornati al parlar di donne.

Tuesday, November 14, 2006

Salva!!!

Notizioona inggredibbile amici ascoltatori, Antonellovenditti, l'oca che noi tutti popoli Mirmidoni amiamo e veneriamo è salva! Decisivo è risultato l'intervento del dottor Baumgarten, idraulico moscovita nato per la precisione a Matera (non è mai andato molto bene in geografia, ma d'altronde anche io ho avuto problemi con la geologia e tuttora non riesc0 a distinguere un cavallo di bergamo alto da un ciuco di bergamo basso). Il dottor Baumgarten, uso a vestirsi in divisa da Ussaro anchein pieno agosto (purtroppo è ancora convinto di essere un servo fedele dello Zar), e già autore del libro "L'Idraulicoliquido: come eliminare la concorenza a colpi di paella" purtoppo non tradotto in Italiano (ma chi vuole può richiedere su internet l'edizione originale in Esperanto, lingua di cui il professore non sa niente tra l'altro, ma che ha detto gli faceva "molto fine e accademico"), è rtimasto molto colpito dal caso dell'oca e ha subito abbandonato i suoi nuovi studi sulla poliedricità dello spazzolone del cesso in cucina per dedicarsi interamente ad esso. Il dottore ha elaborato quindi un complicatissimo sistema di ingranaggi e brugole che ha applicato attraverso due morsetti al becco dell'oca, ma non è riuscito a cavarne fuori alcun tipo di succo di frutta. Informato prontamente dai presenti sul fatto che il problema di Antonellovenditti fosse un altro, il dottore ha dapprima protestato dando la colpa di tutto al Vicesindaco e all'Ispettore Tombale che, a suo dire, l'avevano male informato per screditarlo con i suoi colleghi della società scientifica, ma poi si è rimesso al lavoro. Dopo qualche giorno di indagine psicosomatologica dell'intestino crasso dell'oca l'esimio ha dedotto che in effetti faceva un po' schifo e si è messo a vomitare. Dopodiché ha messo mano alla sua fedele"Lucille" (una chiave inglese di notevoli dimensioni forgiata da Efesto in persona) e ha iniziato a colpire violentemente e ripetutamente con essa il cranio dell'oca. Antonellovenditti non è uscito dalla miopia e non sono avvenuti cambiamenti di alcun tipo in lui (a parte un occhio nero e il fatto che ora il suo becco pende pericolosamente verso sinistra), però uscito dal coma susseguente alla "terapia" del dottore Baumgarten, tradito dalle sue fattezze, si è innamorato perudtamente di Lucille. Il dottore si è un po' risentito, ma convenendo che all'amor non si comanda (e essendo avvenuto il risarcimento in gettoni d'oro del prezzo della chiave inglese), ha acconsentito all'unione. I due sono in luna di miele ora, e i gossip (risparmio battute su "paperazzi" e cose simili) parlano già di un figlio che dovrebbe nascere a breve al cui sarà probabilmente dato il nome di Pipinosecondodettoilbrevekaiserslauternpingpongeyoghiesiste puntocominviamarconi32 in onore del nonno di Antonellovenditti sebbene pare che lei sia più orientata verso qualcosa di più esotico come GianGoffredo.
Il dottor Baumgarten, fiero e soddisfatto di aver contribuito ancora una volta a far trionfare il bene e di aver servito fedelmente lo Zar Nicola, è stato visto andarsene verso il tramonto, e la sua sagoma coperta di lische di pesce se ne è andata poeticamente nell'aurora, come tutti gli eroi che si rispettino.

Tutto è bene quel che finisce bene grazie al banano. Cribbio

Di vita, di morte e di Grasse Vacche

c'era una volta un povero contadino ignorante il quale non sapendo l'italiano ogni giorno si alzava e tra il disgusto e i conati mIngeva le vacche. No, aspetta, questa non faceva così... non dovevamo parlare delle fenici dei felici fenici? no, no sarebbe troppo facile così... In realtà avevo in mente un'episodio enorme, gigantesco, ricco di parodi e apostrofi, perfino gargantuesco lo definirei...avete notato come sia difficile usare la parola gargantuesco in un discorso? Solo che non me lo ricordo più... boh, fra il contadino e la vacca stavo riflettendo su quanto sia importante concedersi un luogo per l'immaginazione. Non credo che si immagini più tanto al mondo d'oggi, o se lo si fa si finisce sempre per farlo al soldo di qualche ditta pubblicitaria. Dove sono i Liberi Immaginatori? Perché le Alici hanno finito per chiudersi in case di specchi e non vi è nessuna che abbia le palle per attraversarli e farsi un giretto dall'altra parte? Forse le Alici stanno tutte a fare il pallone come diceva De André, magari sono sotto sale in un barile, magari sto delirando, ma è proprio questo il bello. Il gusto, il gusto di immaginare,di creare vaccate, di dire vaccate, di scrivere vaccate, di dare steccate e steccare le date, il GUSTO, dov'è? L'immaginazione può essere una fuga, ma di sicuro, non è mai la scelta sbagliata, che GUSTO c'è a prendersi solo sul serio? Il GUSTO di vestirsi da messicano con gli occhiali da sole e guardare la gente guardarti mentre passeggi per il corso alla sera, quanti ce l'hanno più? Non si vive solo di sombreri, ma non è questa la pretesa dell'immaginazione... Immaginate gente, perkè le Vacche hanno bisogno di voi, perchè le vaccate deve pur dirle qualcuno a questo mondo oltre quelli che lo fanno di lavoro (o era un altra cosa?)!

P.S. Ma questo blog lo legge mai qualcuno? qui è tutto così buio e freddo, siamo così soli, a volte mi chiedo se il maggiore Tom, verrà mai a prenderci... Forse sarà per la prossima Space Oddity, David, ma non ti preoccuoare, ti copriamo le spese...

Monday, November 13, 2006

a cosa serve camminare per milano di notte

sono appena tornato a casa dopo un giro per i miei posti preferiti di milano-by-night. alle 5 di notte certe strade sono tutto quello che ti serve, il meglio che puoi trovare. e in più ti capita di pensare o di riflettere o come volete voi, cose che di giorno non ti succedono mai veramente. se le mie narici fossero uguali tra loro respirerei meglio? se ci vedessi meglio vedrei cose diverse? credo di no.

che crudeltà il silenzio. eppure è cosi bello. la notte sarebbe perfetta se dall'altra parte del pianeta non fosse giorno.

ben svegliati.

credo

credo nella buona musica, le canzoni che ti dicono qualcosa devono voler dire qualcosa. credo nei film e nei libri allo stesso modo. credo nella gente. credo che quello che facciamo abbia un senso alla fine. credo che credere sia per gli stupidi, ma che sia tutto quello che abbiamo, credo che ne abbiamo bisogno. credo che alle 4 del mattino si capiscono tante cose. credo che se non stai alzato la vita finisce e che se non dormi non muori mai. credo che fumare voglia dire che in fondo non te ne frega un cazzo. credo che senza qualcuno con cui parlare e progettare di fare gran cazzate non riesci a darti un senso. credo davvero di avere qualcosa da dire e da lasciare, credo che prima o poi riuscirò a farlo, ma non da solo. credo che una volta che l'hai fatto stai bene. credo che finche non lo fai, finché le cose te le tieni dentro stai peggio, ma ti senti più vivo. credo che tutti continuiamo a farci fregare dagli stessi errori. credo che tra di noi siamo diversi proprio per questo, perché ognuno di errori ha i propri. qualche volta credo nelle etichette. spesso credo nell'importanza di un abbraccio. in dio non credo mai, ma forse mi farebbe bene. credo che quando uno ti capisce sta in silenzio. credo nell'inadeguatezza delle parole quando si tratta di parlare di cose serie. credo che quello che ti uccide è la noia. credo di credere. spero di poter credere un giorno di essere servito a qualcuno.

Tuesday, November 07, 2006

Aggiornamenti

Abbiamo un aggiornamento dell'ultima ora sulla situazione di Antonellovenditti (l'oca di mio cugino per chi non lo sapesse).... Pare che il noto studioso di Psicoparapsicologia delle piante grasse Luca Bortolini Bortolotti, laureato unico nel suo corso all'Università degli studi inutili di Poggibonsi abbia letto l'appello lanciato su questo glorioso sito e abbia mandato una sua soluzione al caso. Il Professore, che di notte lavora alla pizzeria Unto & Bisunto (Dal nome degli allegri propetari), è giunto alla conclusione che la miopia dell'oca sia dovuta a un trauma subito quando essa era un uovo, probabilmente una molestia sessuale da parte di un formichiere, e afferma nella sua lettera (tra l'altro orrendamente macchiata di mozzarella e olio) di poterla curare in sole 560 sedute mensili (in compenso pagabili a rate, nel vero senso di arate, cioè in Zolle di terra, moneta corrente di Poggibonsi). Abbiamo perciò contattato l'esimio, che alla domanda del perché siano necessarie così tante sedute, ha risposto: "Non ho capito, Il calzone lo vvuole con o senza i PEPPERONI???" purltroppo queste sono state le sue ultime parole, dopodiché si è sentito vociare in sottofodo un " A Lù, e che cazz!!!! Ci sono du' quattrostagioni al tavolo trre ch'non si prepareranno da sole! E MUOVI SUBBITO QUEL CULO!!!" con conseguente chiusura della conversazione.
Non abbiamo più avuto notizie dal professore, informatori non ufficiali asseriscono che sia deceduto in un conflitto a colpi di lievito di birra con i rivali della paninoteca di fronte "Salami & Coccodrilli", tra l'altro già adusi a tali bassezze nei confronti della concorrenza... Si teme per la guerra civile a Poggibonsi; allarmate le forze dell'ordine che però pare se ne freghino in quanto sono soliti mangiare da Pastarito.
Chiunque abbia notizie dell'emerito professore si rivolga alle autorità urgentemente. Sono richieste ancora soluzioni al problema irrisolto del povero Antonellovenditti, le cui condizioni sono quantomai gravose. scrivete.
Che il Sacro Banano sia con voi.

P.S.
Il formichiere interrogato sull'accaduto di quel giorno, afferma: "non ricordo, quel giorno ero al centro commerciale...e poi era l'uovo che mi faceva continuamente avances...sono innocente" Il sospettato è latitante da tre settimane nonostante l'avvistamento di alcuni ghiri. Il commissario ritiene che si sia rifugiato in casa dello stesso attentatore del Nostro Amato Sovrano, ma ritiene anche di avere una dignità, quindi la pista pare poco probabile. daremo aggiornamenti il prima possibile...

dialoghi sofisti e altro

oila! come va da queste parti della rete? io da parte mia sto benone, domani alle 5 partita di calcetto 5 contro 5, dove però l'unica costante non sarà il numero 5, ma la classe soprannaturale della premiata coppia piovera-mogini, sin'ora imbattuta. dopodiché ci stiamo muovendo attivamente per far nostro il cartellino del noto centravanti di sfondamento giovanni "gio" zanchi (il cui quartetto jazz allieta le notti di muggiò, ridente borgo poco fuori monza) per l'impegnativa trasferta di amsterdam di inizio dicembre. ma lasciamo da parte il fantamercato, e lasciamo da parte anche radio2 per una volta!!! infatti ultimamente le chicche più prelibate le hanno sciorinate la tim e mio fratello (che nonostante sia sotto esami tiene alto il buon nome di famiglia). in ogni caso non preoccupatevi: torneremo presto a parlare di radio2 e delle sue intramontabili notturne all'insegna di vele, deserti, allucinazioni e idioti.

TIM - Notizia ANSA: "sidney. le guardie di uno zoo protestano per il lavoro assegnato, che consisteva, tra l'altro, nel masturbare un enorme gorilla".

DIALOGHI SOFISTI IN FAMIGLIA.

(si parla di docenti universitari)

mio fratello: "come si chiama il rettore del politecnico?"
io: "giulio ballio"
mio fratello: "ma è un elemento della tavola periodica!!!"

(è il 6 novembre sera, mio fratello la mattina dopo ha un esame di matematica, bush si presenta al midterm con la popolarità al minimo storico)

mio fratello: "domani io perderò l'esame, ma bush perderà il congresso!!"

come vedete in famiglia tendiamo ad essere matti tutti quanti, non sono io che sono strano, dimostrato questo posso anche andare a pranzare, nonostante l'ora proibitiva. hasta luego!!!

Monday, November 06, 2006

Brutte storie di Oche e di cestini...

Qualcuno di voi, o creature dalla misera esistenza che non hanno mai incontrato un cactus parlante di albuquerque (comunque mai simpatici come quelli di Pasadena) ha idea di cosa voglia dire avere ogni giorno a che fare con un'oca da tartufi? Beh nemmeno io, però mio cugino, rinomato in tutto l'abruzzo per la sua abilità di stappare le bottiglie di birra con i denti (purtroppo la gloria gli viene meno per l'altra sua grande dote nascosta di sturare i lavandini con l'ombelico, disciplina che insegna solo il grande maestro Mario "Wong" Barbasecca di Ponza in provincia di Qualalumpur), questa mattina mi ha svegliato piangendo come un infante al telefono. Io repentinamente ho richiesto la protezione del sacro banano, e vengo ora umilmente qua in maniche di ginocchio a narrare ai visitatori del salotto la sua situazione, cosicché qualche anima pia possa trovarvi una soluzione. è presto detto: l'oca di mio cugino, che si chiama Antonellovenditti è entrata in depressione per via di pene d'amore. L'oca suddetta, miope dalla nascita di un buon litrozzo di diottrie (stessa patologia sofferta dal noto Mauro residente al fagiola), si è innamorata di un cestino dell'immondizia che per ovvie ragioni etniche la rifiuta continuamente. Questi rifiuti del cestino non hanno però fermato agli inzi il buon Antonellovenditti che, armato di rose di cioccolato e cioccolatini rossi si è ripresentato all'amato cestino affermando che "le loro differenze sociali non potevano essere un ostacolo al loro amore, che era puro e nobile e che niente avrebbe potuo fermare..." Incassato il pronto "Vaffa..." del cestino Antonellovenditti si è probabilmente accorto che qualcosa poteva fermare il puro e nobile amore. Antonellovendìtti come già detto è entrato in depressione e sono due settimane che sta cercando di suicidarsi ogni qual volta mio cugino si distrae per 5 minuti ingerendo l'anitra WC. è stata portata persino in una clinica di recupero per oche da tartufo dalle parti della casa di Silvia in campagna (zona frantoi) ma sembra che non ci siano miglioramenti. brutta storia cari miei... Vi chiedo quindi se siete eseperti di psicoornitologia di mandare aiuti e suggerimenti a mio cugino all'indirizzo e- mail che si trova sul giornale di ieri sotto la voce "disinfestatore campi da football prenotazioni accettate"...Chiamate vi prego chiamate... Mi rimetto alla clemenza del banano

Natura e contorni (di pesce)

La nostra affezionatissima spia in giro per il globo continua imperterrita a mandarci informazioni dalle località piu esotiche.
Pare infatti che un piccolo villaggio nei pressi di Rodi abbia problemi con invasioni acquatiche: una pioggia fittissima e imperterrita ha fatto collassare le fatiscenti abitazioni.
Un particolare: la pioggia era di piccoli pesci volanti.
Il fabbro del paese ha commentato: "non vedevo una cosa del genere da quando ho sacrificato un banano al nostro dio"
La popalzione è disperata.
Nel riquadro una ricostruzione 2d del fabro:


l'angolo del cuoco

cari amici massai e care amiche massaie, ecco per voi direttamente da "Sale&Pepe - INSALATE PIATTO UNICO" una sfiziosa e gustosa ricetta facile facile per rendere piu saporita la vostra estate (dopotutto è quasi un piatto di stagione). il maître vi suggerisce di assaporarla accompagnata da un fresco Chablis del 94, sia come piatto unico che come antipasto in una gioiosa abbuffata di pesce.

PIOVRA con insalatine

Preparazione: 30 minuti.
Cottura: 5 minuti.

Dosi per 4 persone:

- 250g di insalatine miste (tarassaco, rucola selvatica, crescione, lattughino, songino)
- 2 piovrette dal peso di circa 500g ciascuna
- una costola di sedano con le foglie
- 3 filetti di acciughe sott'olio
- aceto di mele
- 6 cucchiai di olio di extravergine d'oliva
- sale
- pepe

1. lavate le piovrette, eliminate il becco centrale, spellatele, scottatele in acqua bollente per 5 minuti, scolatele e, infine, tagliatele a fettine molto sottili, in modo da ottenere un carpaccio.

2. sistemate le fettine in una terrina, salate, pepate, aggiungete 2 cucchiai di olio e qualche goccia di aceto. mescolate bene, coprite con un foglio di pellicola e riponete in frigo per una mezza giornata.

3. preparate una salsina con il sedano lavato e asciugato e i filetti di acciughe, tutto tritato finemente, un pizzico di sale e di pepe; aggiungete l'olio rimasto e mescolate bene.

4. pulite, lavate e asciugate tutte le insalatine, distribuitele nei piatti e unite, per ogni porzione, un quarto del carpaccio ben scolato dalla marinata. condite con la salsa di sedano e acciughe e portate subito in tavola.


p.s. sono sicuro che questa pietanza sarà di vostro gradimento, soprattutto se siete palati trasgressivi. ma fate attenzione!!!! il trattamento del punto uno somministrato alle piovrette è lo stesso riservato a chiunque si permetta di barcamenarsi in ambigui giochi di parole di dubbio gusto riguardanti la suddetta ricetta e il nostro amato monarca.


amabilmente, Joseph H. Rothery, cuoco di corte.

Saturday, November 04, 2006

Tic Tac

Non capisco cosa vi faccia pensare che ora parlerò del tempo, sì proprio delle previsioni metereologiche. Oggi vento, domani pioggia, dopodomani..non ho ancora deciso.
Sarà forse la cornice, ma mi sembra improbabile; forse quelle 4 lettere con uno spazio buttate lì in ordine del tutto casuale, chissà..
E infatti non voglio annoiarvi e discutere di cose che già conoscete, mi basta buttare lì due riferimenti sull'universo multidimensionale o sulla gnoseologia esistenziale del vostro stupid-io atemporale per dare spunti ai miei massoni.

E allora mi metto qua, qua al centro della stanza, sul comodo spinone, lasciandomi cullare dal tipico moto nutatorio.
Parlo di medicina, e lo faccio dopo aver assistito ad una delle scene piu commoventi mai palesatesi.
Immaginatevi l'uomo che più stimate sul globo terracqueo, per quanto reale sia e sono certo che lo sia, che ascolta in estasi totale la canzone piu bella della suddetta pseudo sfera..ora immaginatevi drHouse, ora immaginatevi tra le note di boba o'riley.

Il caso clinico che vi presento nella quotidiana rubrica del benessere è quello dell'innesto cerebrale. Quest'oggi impiantiamo nel paziente una bomba ad orologeria.
Contro: molesto ticchettio notturno e diurno, completa perdita di orientamento e di equilibrio, al gusto un sapore metallico quasi piacevole.
Pro: apparentemente non ce ne sono, la bomba non è controllabile dall'esterno e la data di innesco ignota. Provare per credere.
Ingredienti: 20Kg di motosega, 5 Kg di plastico, numero 1 detanotori, numero 1 orologi, numero tanti di cerotti.
La procedura per quanto facile non è mai così ben accettata dalla vostra domestica, ma con una bomba nel cervello non vedo come potrebbe ancora lamentarsi degli spruzzi rossi fin di là nel salotto (tutti conosceranno l'equivalente teorico dell' "innesto a orologeria" chiamato "innesto a scoppio controllato").
Certo che quando la tua vita è appesa ad un filo elettrico e a uno stupido quarzo (maledetti gli svizzeri e il loro paradiso fiscale) ti viene anche voglia di regalare un pò del tuo affetto a qualcuno che ti possa capire, a quell'amabile e peloso ornitorinco che ogni mattina ti scalda i piedi mentre sorseggi il tuo caffe corretto redbull. Ebbene sì, abbiamo deciso di tenerne giusto un paio di esemplari, così per darmi sollazzo.

Le molecole mi sono nemiche. Devo lasciarvi

Buon viaggio

notizia flash dal regno: la caccia continua...


popolo e popola, figli e figlie del banano, sono qui per informarvi che il pericoloso criminale noto con il nome di gemellocattivodelnos troamatosovrano è ancora in libertà, e quindi pericolosissimo. vi ricordo che l'omertà è punita con la tortura, quindi collaborate, o liberiamo i fagiani!! tenete a mente che l'uomo di cui si parla è disperato e pronto a tutto. nella foto segnaletica qui accanto, tratta dal filmato di un videoamatore presente sul luogo del tentato attentato, potete vederne la dura e grigia determinazione mentre si scaglia dal suo nascondiglio, sprezzante del pericolo, in testa al nostro re, che passava di li esibendo il suo regale sorriso e esigendo il pagamento tempestivo delle nuove tasse reali sul divertimento. l'agguato, degno di quello di un felino, è stato sventato solo grazie ai poteri sovrannaturali che gli Dei del Pantheon hanno elargito al nostro caro monarca, il quale, voltandosi in quanto "avevo sentito un ticchettio", scorge la sua nemesi in tempo e si fa scudo, con prontezza di riflessi maestosa, con un bambino del popolo di passaggio in quel mentre. il fortunato bambino, oltre modo contento, è stato fiero di sacrificare la propria inutile esistenza per quella della testa coronata.... meno contenti gli ingrati genitori, già al sicuro nelle prigioni in quanto evidenti complici dell'attentatore. vi ricordo di restare vigili e di collaborare, cosi vuole la legge.

notizia flash dal regno: attentato!!


aaaaaaaaaaaaaaaaattenzioneeeee aaaaaaaaaaaattentato!!!!!!!!!!!!!!!!!!! assurde voci di corridoio (quando dico corridoio intendo quello di casa mia, che da qualche tempo a preso a borbottare incomprensibili sentenze) sostengono che un uomo brillante (cosi brillante da risultare luminoso) non meglio identificato abbia da pochi minuti tentato di attentare alla vita del nostro monarca. il misterioso e depravato criminale altri non è che il losco figuro che vi osserva con astio dalla foto segnaletica qui accanto. chiunque dovesse vederlo chiami subito il numero verde 0889074032, ricordandosi che abito a milano. state accorti, molti giurano che il folle sia il gemello malvagio del nostro amato sovrano, separato dal re nella culla e recluso in una segreta con una maschera metallica al volto (tutto questo era necessario per evitare problemi di successione, e non è contrario alla convenzione di ginevra, ne alla dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, ne al protocollo di kyoto, ne alla ricetta del tiramisù, ne al buon costume, ne al senso unico di marcia). ricordate operosi plebei, quest'uomo lo vogliamo vivo.

dedicato a Indovina

"26 settembre, è quasi tempo di castagne..... mi ritrovo immerso comodamente nella poltrona del mio salotto culturale, un bricco di té in una mano e una moka fumante nell'altra. certo sono ancora solo, certo le sigarette stanno finendo, certo il té è di quelli senza teina e il caffé decaffeinato, ma perché lamentarsi? infondo sono vivo, sto solo aspettando tempi migliori, ecco tutto".

carissimi lettori (e lettoni) queste erano le sentenze con le quali aprivo un post del nostro recente passato. certo sono passate solo 1000 ore da quel triste giorno, ma sembra che sia trascorsa un'intera rivoluzione terrestre. da allora troppi eventi hanno stravolto la mia vita.... le castagne sono venute e se ne sono andate via lasciando un piacevole aroma nell'aere e un fondo di bottiglia di brunello. dopo di loro è venuta praga, con i suoi bicchieri di vin brûlé e i suoi leggendari fiaschi di assenzio. non ci speravo, ma sono arrivati anche i tanto attesi tempi migliori, anche se è inutile nascondere che le cicatrici lasciate da quel non poi così remoto brutto periodo sono troppo profonde per andarsene con il tempo. è venuto il giovedì ed è venuto il martedì successivo, ho ripreso a studiare dopo ere, ed è tornata parigi, implorando perdono. sono tornato ad essere quello che ero, per poi capire che non lo ero mai stato. ho osato e me ne sono pentito. ho viaggiato e ho visto, ho ponderato e ho taciuto. infine ho vinto, ho perso e sono quindi tornato sui miei passi. ora sono qui, mi ritrovo immerso comodamente nella poltrona del mio salotto culturale, un bricco di té in una mano e una moka fumante nell'altra. certo di tabacco ne rimane poco, il caffé è acqua scura e il te è tanto pallido da potercisi specchiare dentro. ma non sono più solo, non siamo più soli. guardando attentamente, posso vedere delle facce amiche riflesse nella mia tazza di te scrutarmi sofferenti e a testa in giù dalla trave alla quale sono appese. guardando la moka lucida e vibrante percepisco delle ombre che non possono essere null'altro che persone sedute nelle poltrone dietro la mia. chiudendo i miei occhi posso distinguere quelli di quanti sono rimasti nella mia vita dopo aver intrecciato la loro con la mia per uno scherzo del caso, per un lancio di dadi. tutte queste persone ora sono con me di giorno e di notte, sono con me ogni volta che entro in questo vecchio salotto e mi siedo ad osservare gli scaffali stracarichi di conoscenza, una veste da camera in dosso e una sigaretta fumante che emerge dal lungo bocchino d'ebano che reggo nella mano sinistra.